lunedì 30 luglio 2007
estate fuori porta
"Prelievo fuori servizio, vuoi effettuare un'altra operazione?".
"Disponibilità insufficiente. Ritirare la carta".
Sono sere e sere che orma io e lui usciamo e mangiamo fuori. O meglio... giovedì cena a casa nostra a base di pesce; venerdi grazie al dio della stanchezza siamo rimasti cadaveri sul divano senza mettere il naso fuori dalla finestra; sabato sera cena con due amici al Convento dei Cappuccini (che di convento aveva solo un esercito di gatti affamati... ci mancava solo San Francesco e l'uccellino ciappa ciappa), e poi a bere un drink; domenica stessa scena, a cena con amici per un panino e una birretta gelata, una certa Kilkenny. Mai sentita nominare, ma pare sia la birra più buona al mondo. E a me, guarda un po', non è piaciuta. Stasera, ovviamente, non potevamo mica rimanercene buoni buoni a casa... Che so... a fare una lavatrice, o a leggere un libro, o a stravaccarsi in poltrona a vedere un film... no. Si uscirà ancora, per un'altra cena. E giovedì ancora un'altra. Venerdì invece mando tutti a quel paese, me compresa. Ci arriverò con un passaggio in auto del mio dolce marito, e finalmente, sarò al mare.
Ah. Che vita difficile.
oh mamma.
Sabato sera, ho fatto volare una cozza che ha percorso la strada occhio/tette/gambe. Inutile dire che era piena di olio e pomodoro, faceva parte di una portata di linguine ai frutti di mare, e che il mio vestito sarà macchiato indelebilmente a vita.
Sabato sera, ho fatto rovesciare la mia capiroska alla fragola, su tutto il tavolino di vimini del baretto e sulla mia borsa. Ho trovato fragole anche il giorno dopo, nella bacinella dove l'ho lavata con cura e minuzia.
Sabato sera, ho fatto rovesciare un altro bicchiere, sul tavolo di casa. Fortunatamente vuoto. Fortunatamente di plastica.
Domenica, sono stata travolta dai libri di una mensola che stava stile tienimichetitengo.
E stamattina, appena arrivata in ufficio, ho rotto il vetro di una finestra. Completamente rotto.
Ho bisogno di un prete frocio perfavore. E di una vacanza.
sabato 28 luglio 2007
dolce far niente
venerdì 27 luglio 2007
the day after
giovedì 26 luglio 2007
il pescivendolo imbroglione (o no?)
Ora, sto iniziando a tremare. Ho paura che (1) si sia dimenticato di mettermi da parte il pesce, (2) che non basteranno i soldi che ho in tasca, (3) che il pesce non sarà buono, (4) che mi rifilerà dei calamari congelati quando in realtà glieli ho ordinati freschi. Oh mamma che fissazione che m'è venuta. Spero che almeno il vino che porterà lui sarà ottimo, almeno i commensali avranno di che gradire.
i piromani involontari

Io e lui fumiamo in macchina.
Proprio come voi. Ma facciamo la differenza, in questo caso.
Perché prima di salire in auto portiamo con noi uno scatolino di metallo o una piccola bottiglia con un po' d'acqua. E una volta terminata la sigaretta è lì che la spegnamo. Al massimo la lanciamo fuori dal finestrino DOPO averla spenta, o dopo esserci assicurati che non ci sia vegetazione nei dintorni.
Sono convinta, che così facendo, abbiamo salvato e salveremo delle vite umane e dei boschi.
Vi prego... fatelo anche voi.
mercoledì 25 luglio 2007
dannate utenze domestiche
Chiederò il rimborso all'Enel.
martedì 24 luglio 2007
ciao...
Sabato mattina ho ricevuto una telefonata che ha lasciato di stucco me, lui e i nostri denti, che si sono chiusi in una morsa tenace, quasi a volersi far male. Marcello ci ha lasciati, una persona splendida, un dentista bravissimo e giovane come pochi. Col sorriso sempre sulle labbra e la maestria nelle mani. Ho passato due anni a vederlo quasi cinque volte al mese. Ed ora... non posso far altro che ricordarlo, stringendo forte la mano di mio marito nella mia. Oggi un'altra notizia, funesta come la prima. Un nostro amico ha perso il papà. Posso solo lontanamente capire cosa si prova... e più ci penso più mi vien voglia di urlare, di aggrapparmi a chi amo, di vivere ogni millesimo di secondo come se il mio tempo dovesse fermarsi di lì a poco. Tutto qua, e perdonate una lacrima.
giocare prima di dormire
lunedì 23 luglio 2007
è successo l'insuccessibile - III puntata
Per il resto starò attenta alla bolletta che mi arriverà prossimamente, controllando che la persona a cui era stato affibbiato il mio numero fisso non abbia fatto telefonate intercontinentali a qualche 199, con la speranza che gli rispondesse la stessa prorompente donna dei suoi sogni in notturna.
festa di laurea
1. La cottura del polipo
Ho assaggiato il polipo all'insalata cucinato dalla mamma della mia amica fresca fresca di laurea. Era tenerissimo, che quasi si scioglieva in bocca. Così sono andata da lei a chiederle dove l'avesse comprato. Peccato che la pescheria fosse lontanissima da casa mia. Lo zio si è inserito nella chiacchierata, spiegandomi come cucinare il polipo senza farlo indurire: una volta acquistato, pulirlo e metterlo nel freezer per due/tre giorni. Dopodiché bollirlo nell'acqua, come sempre, aggiungendo un tappo di sughero. Questo raccoglie tutta la schiuma del polpo, evitando che penetri nei tentacoli rendendoli duri. Sia il freezer che il sughero aiutano il polpo a diventare tenerissimo... Saperlo prima no??
2. Come rendere piacevole il post sbornia
Al mattino, quando hai quel cerchio alla testa che ti distrugge la salute, e quel sapore amarostico in bocca, basta mangiare una banana. E come per magia, pare che passi tutto. Saperlo prima no????
Sempre sabato sera, è successa una cosa degna di nota.
Lui era lì, su una sedia, bicchiere pieno di vino in una mano, e piatto pieno di parmigiana di melanzane nell'altra. E' stato un attimo, un istante solo, e non era più seduto accanto a me, ma steso col culo a terra. La sedia ha ceduto, spaccandosi letteralmente a metà. Lui è stato talmente bravo da non rovesciarsi nè il vino nè il contenuto del piatto addosso. In compenso ha distrutto una pianta grassa, sotto l'occhio languido del famigerato zio, che seguiva l'azione in silenzio, da un angolino del terrazzo. Penso che avrebbe voluto ucciderlo con le sue mani. Anche quando ho versato la coca cola a terra. E quando lui ha versato il vino a terra. E quando la fiaccola proprio nella pianta dietro di noi ha preso fuoco (daccordo che eravamo nei paraggi, ma non c'entriamo nulla eh!). Per ringraziare lo zio di non aver commesso omicidi, mi sono esibita, accompagnandolo, in una performance neomelodica molto colorita. Le casse diffondevano la voce di Maria Nazionale, ed io verrò ricordata come "quella ubriacona che cantava Scema io te voglio bene". Mitica.
il geco
una notte di tango argentino
è successo l'insuccessibile - II puntata
venerdì 20 luglio 2007
domenica ventidue
la revancha del tango
vera

è successo l'insuccessibile
Squilla il mio cellulare.
"Pronto?"
"Ciao ciccia, sono Paola".
"Uè Paolè ciao!"
"Ma sei a casa? Perché non rispondi al telefono fisso?"
"Pà secondo me hai sbagliato numero, perché qui non ha squillato proprio un tubo".
"Mah, strano, io il tuo numero ce l'ho in memoria".
"E allora riprova. Magari è il telefono che non squilla, si sarà rotta la suoneria??"
"Ok, ti richiamo. Se non dovesse squillare, tra 10 secondi alza lo stesso la cornetta per vedere se mi senti".
Passano 10 secondi... alzo la cornetta... tuuuuu-tutuuuuuu-tutuuuuuu-tutuuuuuu. Il telefono è libero. Compongo il numero del mio cellulare, faccio squillare due volte e chiudo. Lo prendo, lo apro, guardo il display e... oh cazzo... ma che è sto numero???
Sono 10 giorni circa che non funziona l'adsl a casa, pensavamo fosse il router che peraltro pareva non dare più segni di vita. Così tra una richiesta di assistenza al nostro operatore telefonico, e un'altra, a lui viene l'idea di comprare un nuovo router. E quindi, disinstalla il vecchio, installa il nuovo, configura il tutto, e la connessione non va. Niente da fare. E a nulla sono valse le nostre richieste d'aiuto, ovviamente. Perché il problema l'abbiamo capito solo ieri, grazie a Paola. In pratica è come se ora avessimo un altro numero di telefono di chissà quale poveraccio, che a sua volta si è ritrovato con il nostro. Tutte le chiamate effettuate da dieci giorni a questa parte le abbiamo fatte dal suo telefono, e viceversa. Presa dal panico, immaginando che il signore in questione fosse un patito degli 199, chiamo il servizio clienti, e spiego il tutto animatamente. Credo che l'operatrice mi abbia preso per matta: "Salve, chiamo da un numero che non è il mio ma chiamo dal mio telefono".
In ogni caso, mi ha assicurato che nel giro di due giorni qualche tecnico si sarebbe fatto vivo. Lo spero con tutte le mie forze. Sia mai che venissero a prendermi con una camicia di forza per rinchiudermi in un manicomio.
giovedì 19 luglio 2007
io uccido...

La cosa tragica è che quando ho comprato questo libro, due domeniche fa in un autogrill, ne ho comprato anche un altro, sempre falettiano (o falettesco? bah). Il dilemma è... lo leggo? O non lo leggo? Lo regalo? O lo propino a lui decantandoglielo?
donne, unitevi
Il costumino e l'asciugamano sono a casa che fremono nel cassettone. La crema protettiva non mi servirà. Mi voglio fare nera nera, e le premesse ci sono tutte, visto che son già color nocciolina. Purtroppo ho già ricevuto qualche disdetta, per cui, a mare, ci vado, sola. Quasi quasi mi vien voglia di piangere. Male che vada andrò anch'io in pista, mi porterò un libro, una bottiglia di super alcolico, due pacchetti di sigarette, e buonanotte ai suonatori.
mercoledì 18 luglio 2007
ma fatevi i fatti vostri

il calamaro
martedì 17 luglio 2007
la telefonata che più mi fa incazzare
E grazie tante. Me lo mangio io il tuo calamaro. E sai che c'è di nuovo? Che stasera imparerò da sola ad accendere la brace. Ecco.
la pescheria

Ho intenzione di mettermi a dieta, cercando di non morire di fame. E ho iniziato proprio a pranzo, gustando una delicata insalatina mista. Lattughino, un paio di fettine di pomodori, qualche chicco di mais e, immancabile, la cipolla. Fino a stasera si farà altissima la percentuale di probabilità che sia qualche mio collega, sia io, stramazziamo al suolo, ma terrò duro. Berrò litri d'acqua, così il mio stomaco non avrà il tempo di sentirsi solo. E non aprirò bocca per evitare svenimenti improvvisi di titolari e vicini di banco.
Riuscirò ad arrivare a cena pronta per incamerare un bel calamaro alla brace, con pinzimonio di aceto e olio extra vergine d'oliva, sale e prezzemolo in abbondanza. Bollirò il polipo e lo taglierò a tocchetti, facendolo finire all'insalata. Vi spruzzerò sopra un limone come pioggia, perché diventi fresco e frizzantino. Spero così di rinfrancare le membra e il palato di lui, che avrà sudato sette camicie per avviare la brace. Ovviamente vedrò di nasconderne una porzione consistente per portarla domani in ufficio. Così, in qualche modo, avrò risparmiato. Che il pesce costa caro.
n.b.
la vetrina
Sono anni che giriamo nei reparti gialloblu, e puntualmente, arrivati all'esposizione di librerie e mensole, lui si ferma. Rimane immobile, davanti alla vetrina, con il dito alzato ad indicarla e gli occhi luccicanti che mi guardano. "La compriamo?". Gli ho sempre risposto di no, brutta strega che non sono altro. Ma che ce ne facciamo di una vetrina? Certo, so che lui vorrebbe metterci in bella mostra le sue macchinine, ma non mi piace. E' brutta. E sembra pure scadente. Magari la facessero colorata. Le cose cambierebbero. Non sarebbe un mamozio in mezzo alla casa, ma un oggetto d'arredamento da mimetizzare con le pareti colorate delle stanze.

Kebāb di pollo
E non dite che sono andata in un posto pessimo, perché la proprietaria è mia amica.
lunedì 16 luglio 2007
Kebāb
sabato e domenica
venerdì 13 luglio 2007
ho voglia di te
risorgerò
4x4
Max mi ha invitato a compilare questo meme. Ma che significa meme? Mistero.
4 dei miei cibi preferiti:
oh dio che vuoto di memoria.
4 cibi che non mangerei mai e poi mai:
questo è più semplice... trippa, lingua, cotica, e tutte le interiora di qualsiasi animale commestibile.
3 o 4 cose che faccio quando navigo su Internet:
scarico la posta, posto sul blog, leggo i miei blog preferiti, lavoro
4 impieghi che ho svolto nella mia vita:
figlia, studentessa, fidanzata, moglie
4 films che potrei rivedere almeno altre 4 volte:
me ne vengono in mente 3... Magnolia, Frida, American Beauty
4 trasmissioni o serials TV che guardo (o meno)
in tv guardo solo la pubblicità
4 posti in cui vorrei essere in questo momento:
nel mio letto, nel mio letto, nel mio letto, nel mio letto
se faccio nomi poi qualcuno s'offende.
ti è piaciuta la bicicletta? e pedala!
giovedì 12 luglio 2007
il primo piatto
Vulcani con zucca e cozze
Ora ditemi come si fa a mangiare una pizza quando puoi gustare una golosità del genere. Appunto.
L'unica cosa che non capivo, era cosa fossero questi "vulcani". Pasta. Volgare pasta di forma sbilenca, che giusto per onore alla città è stata chiamata vulcano. Buona però. Cara ma buona.
5 kg
epilogo
mercoledì 11 luglio 2007
texas hold'em

Bluffare. Bluffare. Bluffare. Bluffare fino all'evidenza. Ecco cosa farò.
il telefonino
Il punto è che questo cazzo di telefono non salva la sveglia. Cioè. Io la imposto perché debba suonare tutti i giorni alla stessa ora, e lui dovrebbe suonare. Invece non lo fa se non gli ricordi ogni sera che la mattina dopo NON è sabato. Stronzo che non è altro, mi ha fatto fare tardi. I miei occhi si sono aperti da soli, senza stimoli esterni, alle 8.20, orario in cui in genere esco di casa. Alle mie imprecazioni lui si è quasi spaventato. E con una vocina roca ha bisbigliato "Mmm, è tardi? E che cazzo però, stamattina dovevo alzarmi presto".
Ma scusa. In genere mi alzo sempre prima di te. In genere esco di casa che tu te ne stai beatamente tra le lenzuola. In genere la sveglia la metto per me.
Fammi capire, mi hai mica preso per la tua personalalarmclockwoman? Eh?
martedì 10 luglio 2007
cena a due
Sto leggendo Io uccido, di Faletti. Se devo dirla tutta non è che mi stia prendendo un granché. Non mi piace il suo modo di scrivere. Mi sembra, come dire, antiquato. E impersonale. Preferisco la scrittura cruda, tagliente, fredda, articolata, vera. Come quella di Ammaniti, di Baricco, e permettetemi, di Morozzi. Mah, me l'avevano tanto decantato il libro di Giorgio... pensare che presa dalla foga ho comprato pure il secondo, Niente di vero tranne gli occhi. Probabilmente il detto "Chi dice donna dice danno" è vero. C'è il mio portafoglio che, poverino, urla pietà. Si sentono le grida fino in cucina, ciccio di mamma.
miss sixty ai miei piedi

Quando sabato poi tornai a casa e le feci vedere a lui, l'unica cosa che disse, mentre amici e parenti tutti mi dicevano "BEEEEEELLE", fu "Mamma mia comm' so' strane" abbozzando una smorfia da film del genere ultima visione. Cavolo, un po' di savoir faire bello mio.
Sono stata invitata a nozze dopo il lavoro, alcune colleghe mi hanno chiesto se ho voglia di fare shopping. Mi piacerebbe molto, considerando pure che lui farà più tardi di ieri stasera. Ma ho delle scarpe ai piedi che non me lo permettono. Sono chiuse, hanno quel dannato tacchettino ticchetticchettì e l'interno foderato di prosciutto, che con questo caldo ci scivolo una bellezza. Non so che fare, sono molto combattuta. La soluzione sarebbe comprare un paio di sandali appena esco da questa sauna, per poi proseguire lo shop tour in giro per la città. Certo che sta diventando una fissa la mia...
quando sorride
In quel momento ha inizio un batticuore memorabile, che mi ha fatto terrorizzare. Stava quasi per uscirmi dalle orecchie per quanto batteva forte e velocemente. Mi sono spaventata sul serio. Mi son detta "Ecco, ora muoio". Ma come potete ben vedere sono ancora qui.
Verso le 23 abbiamo cenato, e poiché non ero ancora in forze ci siamo messi a letto. È stato lì che lui ha acceso il portatile, aperto il blog, e incominciato a ridere. Non vi dico quando ha visto la mutanda personalizzata. Stava cominciando a singhiozzare dalle risate. Ecco, quando sorride così mi fa impazzire, e quando poi mi guarda con quegli occhi a dire "sei unica" mi fa sciogliere.
Ora va meglio, il mio cuore batte come dovrebbe.
lunedì 9 luglio 2007
shopping on-line

Così anche tu potrai dire "Io ho la mutanda di Lei e tu nooooo" cantilenando allegramente.
come al solito
il rientro
Fortunatamente non ci ha beccati nessun autovelox stavolta, perché lui va piano. Certo, si si, pianissimo. Quasi quanto una piccola tartaruga di terra. Che quando si mimetizza tra le piante non la vedi nemmeno.
Beh dai... carburiamo che è meglio. Stamattina proprio non mi andava di alzarmi dal mio lettone.
sabato 7 luglio 2007
i love shopping in saldi

venerdì 6 luglio 2007
bufera

giovedì 5 luglio 2007
L'ospedale
mercoledì 4 luglio 2007
Ping pong

martedì 3 luglio 2007
post parto

pre parto
Stamattina mi sono permessa di disturbarlo mentre si sbarbava: l'ho chiamato. E ancora. E ancora. Credo di aver superato la soglia delle cinque telefonate. Altrettanto lui. Vediamo di schiarirci un po' le idee, magari potremmo partecipare al Guinnes dei Primati.
Lei
- per favore metti un bicchiere d'acqua nella piantina xyz?
- cortesemente, nel frigo, ci sono un pomodoro e una zucchina, li metti in valigia?
- gentilmente prenderesti la ricetta attaccata con il magnete al frigo?
- amore mio, c'è tanto salame in frigo, che ne diresti di portarne un po' a nonna?
- dolcissimo, hai comprato la mozzarella?
- mi raccomando tesoro, chiudi i balconi.
- uè sto sudando, non ce la faccio più, mi hai chiamato tu sul cellulare?
- oh! ma dove cavolo ce l'hai il Cif???
- basta, la prossima volta che vado in ferie non voglio partire.
lunedì 2 luglio 2007
ben ti sta
Ti è piaciuta la pasta al forno di mammà?
Ti è piaciuto andare a lavare la macchina oggi?
Piove. Ben ti sta, visto che non mi vieni a prendere. Tzè.
ciao forum
Resto qui. Credo proprio che mi troverò bene.
ferie
Non so come spiegare questa sensazione, ma sapendo che oggi non lavorerai so già che mi mancherai il triplo. Ecco volevo solo dirtelo scè.
arista di maiale alla suzzy
x 4/5 persone
1 kg arista di maiale
5 spicchi d'aglio
1 bicchiere olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
sale
Mettere in una pentola alta l'arista, gli spicchi d'aglio spaccati a metà e privati dell'anima, l'olio e il sale. Lasciar cuocere a fuoco lento, e a pentola coperta, per circa un'ora e mezza, rigirando di tanto in tanto. Una volta che l'arista si è dorata aggiungere il vino. Cuocere sempre a fuoco basso, fino a che il sughetto non si restringe un pochino perdendo l'acqua della carne in eccesso. In tutto la cottura dovrebbe durare circa 3 ore.
Lasciar raffreddare l'arista, tagliarla a fettine sottili e servire con il sughetto caldo.
Nonnina grazie mille!
domenica 1 luglio 2007
una volta al mese, circa.
Oggi sto così. Nervosa, triste, senza forze, piena di dolori, con una faccia appesa che a un clown del peggiore circo al mondo gli faccio un baffo. Non so nemmeno perché sto parlando ai quattro venti del mio ciclo, di sicuro non ve ne frega un tubo, ma almeno inganno l'attesa. Lui è andato al mercato con amici a prendere un po' di pesce, per cui oggi si pranza alla grande. Mi dispiace solo di non essere dell'umore giusto per sorridere all'impepata di cozze, ma almeno ci proverò facendomi aiutare da un paio - anche tre - di bicchieri i vino bianco ghiacciato. Ora che ci penso, magari mi farà da anestetico e antinfiammatorio, e stasera finalmente sarò pronta per cucinare la mia arista di maiale con la ricetta della nonna. Non vedo l'ora.