sabato 6 ottobre 2007

E chi se l'aspettava!

Roma è sempre la stessa, non cambia mai. Il PdE era spettacolare nei suoi marmi e nelle opere che ospitava. Peccato che la permanenza sia durata solo 4 ore. Restando un minuto di più avremmo rischiato che il treno del ritorno ci abbandonasse su una banchina vuota.
Giunti in stazione verso le 20.30, in netto anticipo rispetto all'orario di partenza, ho timbrato il mio biglietto e l'ho restituito al mio collega, che ha custodito i nostri titoli di viaggio dall'inizio alla fine. Siamo andati a mangiare in un fast food un piatto di pasta, e a goderci gli ultimi attimi di sospiri romani. Una volta saliti sul treno ho chiesto al mio compagno quali fossero i posti. Prende la busta che conteneva i biglietti e... ce n'è solo uno! "Cazzo, e il mio biglietto dov'è?? Dove l'hai messo??? L'ho timbrato e te l'ho dato, dov'è!!!!!!???" S'è spogliato che le signore in carrozza si coprivano gli occhi dallo sconcerto, mancava poco che lui cercasse anche nelle mutande. Beh, in sostanza, ha perso il mio biglietto. "E ora come si fa? Chi la paga la multa??" Si fa che si fa una grande figura di merda con i vicini di seduta e con il controllore, e che i soldi in qualche modo li dobbiamo racimolare. Splendido. Aspettiamo la nostra ora.

Poco dopo si avvicina una ragazza bionda sulla trentina, con un berretto verde in testa e la divisa in tinta. Alla grande, pure donna è. Questa ci lapida.
Mostriamo il biglietto elettronico superstite, un foglio di carta tutto stropicciato, e lei non appena lo vede inizia un monologo inaspettato. Non le funzionava la stampante portatile (?) quindi non poteva farci la ricevuta. In sostanza. Perché in pratica avrà parlato a ruota libera 5 minuti netti senza che noi potessimo dire A.

Controllora: "[...] e quindi se avete bisogno della ricevuta dovete andare dal capotreno e farvela fare, ma se non ci sono problemi per me siete a posto."
Collega: "Noooo nooo no non ci serve assolutamente la ricevuta!! Possiamo farne a meno, non si preoccupi!"
Controllora: "Perfetto, allora proseguo. Buon viaggio."

Mentre io e lui ci guardiamo sottecchi i nostri muscoli facciali si contraggono. Stiamo per scoppiare a ridere mentre la signorina in verde ci dà le spalle per controllare i biglietti dei viaggiatori di fronte a noi. Ma non passa un secondo che girandosi di scatto ci fa quasi venire un infarto.

Controllora: "Però vorrei controllare il numero del treno sul vostro biglietto."
Collega: (grondando di sudore) "Ma certo, ecco a lei."
...
...
Controllora: "Benissimo, è il treno giusto. Buon proseguimento!"

Dio ci è andata di culo! Abbiamo perso il biglietto e questa qui manco s'è accorta che quello del collega era per una sola persona! Questo viaggio rimarrà nella storia. Tav Roma-Napoli, si può dire, praticamente gratis. Io adoro i controllori donna. Viva i controllori donna. Si.

Lui in tutto ciò mi aspettava alla stazione. Non appena sono salita in macchina gli ho posto la fatidica domanda, ossia se avesse comprato o meno la macchina fotografica.
Ha superato sé stesso, non c'è che dire: non ha comprato nulla! Ed è partito un Inno alla Gioia del Portafoglio, che avrà un po' di respiro almeno per un'altra settimana. Si spera.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio che c...!!!!! :D
Ma se la controllora fosse stata un po' più sveglia, io avrei fatto pagare il collega, è lui che ha perso il biglietto!!
Cmq questo aneddoto mi ricorda di quando mi hanno fatto il biglietto con tariffa Junior per under 26 e il controllore non ha fatto una piega.. e se me li porto bene cosa ci posso fare?! XD

lei ha detto...

@simo: devo dire che il collega si era proposto come possibile pagatore, ma sai com'è... so' magnanima :-D
Te li porti bene gli anni eh? brava brava... sarà la palestra? :-)