lunedì 10 ottobre 2011

Il geco e la zanzara. Il nostro nuovo inizio (?)

Ooooh. Si. Siamo sotto un nuovo tetto. Un tetto senza tegole, che qua non si è mica in montagna. Un tetto fatto di mattoni, semplice semplice, da dove ahimé - causanonsisacosa - scorre un pochetto di acqua, se piove, in una casa fredda per le prime giornate d'autunno senza riscaldamento e senza sole a intiepidire l'aria.
In compenso abbiamo un nuovo amico rettile nel cortile sul retro. Un piccolissimo geco abbronzato, che resta immobile per ore e ore e ore sul muro rosso, in attesa di non si sa cosa, vista la temperatura non più mite. Ora che ci penso, sarà imbalsamato. Ché il color nerofumo che lo caratterizza mi ricorda tanto le mummie egizie o i corpi imbalsamati di adepti a strane sette come quelli che ieri sera a Mistero hanno fatto capolino.
Domani penserò a qualcosa per intraprendere con lui una fruttuosa e leale amicizia. Capace che gli offrirò vitto e alloggio facendolo soggiornare in casa e rimpinzare di quelle fottutissime zanzare che hanno trovato l'Eldorado sotto questo tetto togliendoci il benedetto sonno. Essì che loro stanno calde qui. Mica come me.

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