lunedì 31 dicembre 2007

l'unico frutto dell'amor...







Ecco cosa sto combinando... ;-)
Buon anno!!!



martedì 25 dicembre 2007

un regalo graditissimo

Tra i tanti regali natalizi ho ricevuto dalla miei cari genitori una confezione di tappi per le orecchie, consapevoli delle mie notti insonni trascorse accanto al trattore. Genitori così se non ci fossero bisognerebbe inventarli!!!

buon natale!

Ormai è tradizione. Ci riduciamo all'ultimo minuto per comprare i regali ai bimbi. Non perché io non ci abbia pensato tempo prima, ché di giocattoli ne ho visti a bizeffe e ne avrei acquistati in quantità, ma perché lui deve sempre metterci bocca. Si ritiene l'addetto ai regali per i marmocchi di famiglia. Così il 23 pomeriggio siamo entrati in un colorato negozio per soddisfare la gioia dei più piccini. Un'ora davanti alle vetrine, a decidere per questo o quel regalo... e finalmente arriviamo alla cassa pieni di scatoloni.

Commesso: "Vuole che glieli incarti?"
Lei: "No, grazie, ci penso io!"
Lui: "Oh! Scè! Guarda! L'elicottero!!!!"

Eccolo là, siamo alle solite.

Lei: "Amo non avevi detto di voler fare economia?"
Lui: "Ma è bellissimo!!! Guarda!!! Vola davvero!!!"
Lei: "Ma cazzo te ne fai di un aggeggio che vola? Lo farai schiantare alla prima virata!"
Lui: "Uà l'ho sempre desiderato!! Scusi (rivolto al commesso) quanto costa?"
Commesso: "20 euro, ma è per ragazzi dai 14 anni in su eh!"
Lei: "Si figuri, tanto è per lui..."
Lui: "Uà bellissimo! Uà lo voglio! Uà troppo fantastico!"
Lei: "Ma ti pare normale spendere 20 euro per un cosino di plastica? Che lo usi un paio di giorni e poi ti scocci e lo butti via?"
Lui: "Ma che dici! Io lo uso!!! Diventerò un pilota provetto! E quando sarò sul soppalco e avrò fame ti manderò l'elicottero di sotto e tu ci attaccherai un cestino con delle leccornie!!"
Lei: "..."
Lui: "Lo prendo, si, così domani volo con tuo zio!!!!!"
Lei: "A casa di mia mamma? Ti fucilerà."

Felice, gaio, zompettante come un ballerino di tip-tap, mentre io portavo tre bustoni pieni di regali, lui mi affiancava con nelle mani un'unica infima bustina di plastica, e dentro il suo nuovo amore.

Ho rischiato la vita, con quell'aggeggio che cercava di volare in casa, mentre io impacchettavo i doni. Il mio forno ha rischiato graffi, il mio frigo ammacchi, il mio albero di abbattersi nel bel mezzo di fili colorati e dolci luci lampeggianti. Lui ha rischiato di finire al rogo, o di finire ammazzato di botte, tanto che me le stava tirando. Ma ho resistito, perché il giorno dopo sarebbe nato Gesù, e non mi sembrava proprio il caso di commettere un omicidio alla vigilia della Vigilia. L'elicottero si sarà schiantato, credo... uhm... 73 volte. Si. Per non rompersi mai, eh. Manco fosse fatto di ferro. Santa pazienza.

Ma ahimé, come previsto, il divertimento è durato poco. Perché ieri sera, a casa dei miei, mentre lui aspettava che arrivasse mio zio per far scarrozzare il velivolo, facendolo intanto riscaldare con lievi voli a pochi centimetri di altezza dal suolo... è avvenuto ciò che avevo previsto. S'è scassato. Schiantandosi su un tavolino di cristallo e ritrovandosi senza una parte vitale dell'elica. Non vola più. 20 euro. Tzé.

venerdì 21 dicembre 2007

mi sono innamorata

Annuncio ufficialmente che è sbocciata in me una forte passione. Tanto forte da farmi desiderare ardentemente di tornare a casa e mettermi a decorare tutte queste belle cosine di feltro che mi sono arrivate. Si! Perché finalmente dopo tutti gli scatoloni per lui il corriere ha cercato proprio me! Aaaaaah lo adoro!!! Che uomo! In quel suo camioncino ha percorso tutta l'Italia per venire a recapitarmi un enorme pacco... altro che Babbo Natale!

mercoledì 19 dicembre 2007

terrorismo

Come dire... ne capitano di questi giorni. Giorni in cui non hai voglia di scrivere. Giorni in cui vai felice all'Ikea per terminare i regali di Natale. Giorni in cui pranzi dai suoceri. Giorni in cui il lavoro è talmente tanto che inizi a pensare di passare il 25 dicembre a impaginare depliant. Giorni in cui non fai altro che cucire una volta tornata a casa, ché ormai l'hobby del momento ha preso piede. Giorni in cui hai il ciclo e stai talmente male che pure la bronchite decide di impossessarsi del tuo corpo e così te ne resti a casa. Giorni in cui invece di restare al calduccio sotto le coperte decidi che è ora di dare una pulita e una sistemata a quella specie di catapecchia in cui vivi. Giorni in cui vai dal dottore a portare gli ultimi risultati degli esami e invece di dirti "Non hai nulla" ti dice "Facciamo ancora qualche altra indagine". Giorni in cui ti rendi conto che il terrorismo non nasce solo nell'ambiente islamico, ma pure nello studio del tuo medico. Giorni in cui ti viene detto "Qua bisogna fare una biopsia" e tu inizi a ridere a crepapelle perché ti sembra la barzelletta più divertente dell'anno. Giorni in cui continui a ridere anche quando ne parli con qualche amico che ti sembra stia piangendo quasi dopo averti ascoltato. Giorni in cui ti rendi conto che in realtà all'Ikea i regali non li hai mica terminati. Giorni in cui t'accorgi che tra meno di una settimana è di nuovo Natale. Giorni in cui stai proprio un po' rotta di coglioni.
Ecco, ho sintetizzato la mia settimana d'assenza.

mercoledì 12 dicembre 2007

umbau

Quando lui prende una fissa c'è poco da fare. Ora è il periodo Ebay. Il periodo in cui ogni sacrosanta sera accende il portatile, se lo posiziona in grembo nemmeno fosse un bebè, e comincia a scorrere tutte le pagine che contengono modellini di auto 1:18. Una vera e propria ossessione. Non contento di Ebay Italia s'è spulciato pure Ebay Francia, Spagna, Giappone, Cina, Olanda, Germania. Ed è qui che termina la sua corsa all'acquisto, è proprio in Germania che i suoi occhi iniziano a saettare alla vista di centinaia di macchine dal basso costo di partenza.

Lui: "Amo ma guarda quante ce ne sono!!!!"
Lei: "Mm-mm".
Lui: "Cavolo non costano niente!!! Incredibile!"
Lei: "Mm-mm".
Lui: "Cioè ma capisci?? In Italia se ne vendono pochissime e costano una barca di soldi, qui invece se ne vendono una marea e costano una minchiata!!!!!!!!!!"
Lei: "Mm-mm".
Lui: "Ora partecipo a qualche asta!!"
Lei: "Deficiente, ma capisci almeno una parola di quello che c'è scritto??????"
Lui: "No".
Lei: "Appunto. Che ne sai se ti vendono qualcosa di diverso? Se ad esempio quella parola in rosso vuol dire 'ROTTA SU UN FIANCO'?????"
Lui: "Ma no.... seeee.... eeeeh sempre esagerata sei! Qui nessuno compra perché preferisce farlo in Italia! Io sono più furbo di loro e compro anche in Germania!"
Lei: "Secondo me una parte del tuo emisfero celebrale non s'è sviluppato, ne sono sempre più convinta".


Da allora, lui ha vinto tre, TRE, aste in Germania. E aspetta altrettanti modellini. Uno è giustappunto arrivato ieri, ovviamente nel mio ufficio, perché lui nel suo non c'è praticamente mai. Così l'ho chiamato e gli ho chiesto di venirsi a prendere il pacco, ché io non avevo minimamente intenzione di scarrozzarmelo fino a casa. Detto - fatto. Se gli chiedi ogni tanto di venire a pranzo con te, di farti una sorpresa, di prendere un caffè insieme, puoi star certa che non ti cagherà manco di striscio e avrà sempre da fare. Se gli chiedi di venirsi a prendere il suo beneamato modellino scatta come un fulmine sull'attenti e te lo ritrovi in men che non si dica davanti al portone dell'ufficio. Cretino.
Gli consegno la scatola ben imballata e con uno sguardo di sdegno me ne torno su, che almeno il lavoro non mi delude mai.
Quando ad un tratto, nemmeno due minuti... che squilla il cellulare.

Lui: "Amo è bellissima!!!!!!!"
Lei: "Mm-mm".
Lui: "Uà stupenda!!!!"
Lei: "Quanto hai pagato 'sta cacata?"
Lui: "Mmm... circa 80 euro ma ne vale 200!!!!!"
Lei: "Vabbè scusami ma ora ho da lavorare, cià".

Quando ad un secondo tratto, nemmeno cinque minuti... che risquilla il cellulare.

Lui: "Senti un po', ma che c'hai... la palla di vetro che prevedi il futuro disgrazie comprese???"
Lei: "Ho solo un po' di buon senso, quello che a te manca. Che è... t'hanno fatto il pacco???"
Lui: "E' pezzottata, è finta, non è l'originale!!! Sembra sia fatta a mano!!!!!!! Quel pezzo di *** mo gliene dico quattro!!!"
Lei: "Secondo me il fesso sei tu in tutta questa storia... non hai nessuno che ti possa dire cosa c'è scritto sulla pagina di vendita di questa macchinina?"
Lui: "Mmm... forse si, al massimo uso Google."
Lei: "Bene, allora prima di fucilare il povero tedesco, per cortesia, traduci almeno qualche parolina, eh?"
Lui: "Ok, si, va bene, uffa".

Quando ad un terzo tratto, nemmeno un minuto... che ririsquilla il cellulare.

Lui: "C'è scritto grande UMBAU"
Lei: "E che vuol dire??"
Lui: "RICOSTRUZIONE".
Lei: "Fa quasi rima con COGLIONE!!!!!!! Aahhahahahhahahahaha!!! Ben ti sta, è la volta buona che impari a darmi ascolto! Tiè!"
Lui: "..."
Lui: "Ma non è giusto..."
Lei: "Sentiamo... delle altre macchine che aspetti... che parola c'è scritta in rosso?"
Lui: "Sammlung."
Lei: "Ecco, appunto, magari vorrà dire INCIDENTATA, e tu pesce che l'hai acquistata".

Ma vendono mariti funzionanti su Ebay? Magari in Papuasia? Eh??

domenica 9 dicembre 2007

ma come sono brava

E' lì che sbrilluccica allegro senza proferire parola, accanto al presepe boteriano acquistato in periodo di saldi a gennaio. Tra stelle di filo arancione e paperelle di vetro spiccano palline nere con bianchi decori. Made in Ikea ovviamente. Che quando mia suocera oggi ha saputo da lui di che colore erano ha pensato che fossi ammattita. Beh? Che c'è di male a usare il nero sull'albero di Natale? Se vendono 'ste palle vuol dire che qualcuno le compra! Ecco, sono una di quelli. Una a cui piace da morire il design svedese. Mica matta eh.
L'albero così è terminato, le scale sono illuminate da piccole lucciole bianche, le candele aspettano solo di essere accese, ed io sono pronta per andare a letto. Lo sono da una buona mezz'ora, ma lui stava finendo di vedersi un film, così più che dirgli di muoversi non ho potuto fare. E l'ho aspettato. Ovvio che il film è finito appena ho iniziato a scrivere questo post, quindi ora la situazione si è ribaltata, e lui è a rompermi i maroni ché la devo smettere e che vuole andare a nanna. Lo accontento... perché sono una signora!! Tzé!

venerdì 7 dicembre 2007

è arrivata l'ora x

Lo dicevo io, il 27 agosto. Li ho consolati tutti, poveri colleghi, povero marito, ché il Natale era alle porte. E infatti avevo ragione, domani devo già fare l'albero mentre mi sembra una settimana fa che ero con le pacche nell'acqua estiva.
L'albero. Ciò significa che domani lui inizierà a fare il lamentoso, a ricordarmi che lo sgabuzzino "è zona sua" e che ogni volta che ci metto mano combino un casino. Mi caccerà gli scatoloni impolverati, dopodiché si dedicherà al computer, alle sue macchinine, alla tv. E io, povera, sconsolata, tristemente afflitta, comincerò ad aprire uno ad uno i rami dell'albero finto, farò la guerra con le luci e con le prese di corrente, sbroglierò matasse di decorazioni imbrogliate di un anno, addobberò l'albero disseminando perline per tutta casa, aggiungerò il puntale all'opera d'arte, e passerò alle scale. Salirò e scenderò almeno 40 volte dal soppalco per decorare tutta la ringhiera, e potrò finalmente constatare che lui se ne sta altamente strafottendo. Lo troverò lì, sul divano, tv e portatile accesi con gli occhi chiusi a russare come un martello a pneumatico. Quando si sveglierà penserà di essere in un sogno, o di aver cambiato casa. Comoda la vita.

mercoledì 5 dicembre 2007

chi tardi arriva male alloggia

Fu così che ieri raggiunsi la mia filiale, per chiedere informazioni riguardo il bancomat stranamente nuovo e stranamente pigro. Non l'avessi mai fatto.
Dopo aver aspettato circa mezz'ora che la fila si diradasse arrivo allo sportello, e il vecchio insallanuto (rincretinito, ndr) mi dice che non era quello il posto adatto per chiedere informazioni, bensì "lì signorina, nella stanza del funzionario Vattelappesca".
Perfetto, il funzionario trentenne. Quello che tempo fa mi fermò per strada in motorino e mi disse "(baby) Perché non vieni a trovarmi in banca?" e a cui io risposi "Quando avrò bisogno di qualcosa, certo" continuando ad attraversare le strisce pedonali alla velocità della luce.
Mi affaccio nel suo ufficio, e con un movimento del capo e dell'occhio annacquato di stupore mi fa cenno di attendere che sbrighi un altro cliente. Un altro quarto d'ora e finalmente tocca a me. Sistemo la fede in bella vista, lucido il brillante di fidanzamento ed entro.

Funzionario trentenne: "Toh chi si vede, finalmente hai bisogno di qualcosa!"
Lei: "Già, il mio nuovo bancomat mi ha dato forfait! Alla cassa dell'Ikea non ha voluto saperne di dare cenni di vita".
Funzionario trentenne: "E qual'era il messaggio di errore?"
Lei: "Carta scaduta!!!"
Funzionario trentenne: "Ehhh capita... fammi vedere un po', mi dici il tuo numero di conto?"
Lei: "Uhm... credo 097608946, o forse no, 097430730, non ricordo".
Funzionario trentenne: "Ottimo! Non te lo ricordi?"
Lei: "Senti, non puoi cercarlo per cognome??? (eh un po' di elasticità che diamine!)"
Funzionario trentenne: "Si, eccolo qua, è il 3891o612. Ora mi faccio un po' i fatti tuoi".
Lei: "... (stronzo)"
Funzionario trentenne: "Dunque, devo cambiarti bancomat, ecco il nuovo".
Lei: "No!!! Ti prego non dirmi che mi dai pure un altro pin! No!!! Perfavore!!!"
Funzionario trentenne: "Temo sia necessario, non farla tanto tragica, devi imparare solo 5 numeri dopotutto".
Lei: "..."
Funzionario trentenne: "Mmm... ma hai il Conto X? Ora te lo cambio in Y, ha ottime condizioni".
Lei: "Senti, a me il conto X stava simpatico. Se Y è uguale a X, nel senso che le spese sono uguali se non inferiori, cambiamelo pure, altrimenti lasciamo tutto così com'è".
Funzionario trentenne: "Y è molto meglio di X! Per 1, 2, 3 motivi".
Lei: "E vabbè, ma solo se non cambia il numero di conto (ormai disperata...)".
Funzionario trentenne: "Vedo che hai anche un mutuo! Ma quindi hai una casa tua?"
Lei: "Già, mutuo del cazzo oltretutto, ché ci pagherò una cifra spropositata alla fine della fiera".
Funzionario trentenne: "E ci vivi da sola?"
Lei: "Ma no... con mio marito!"
Funzionario trentenne: "..."
Funzionario trentenne: "..."
Funzionario trentenne: "Ma perché.......... sei sposata?????"
Lei: "Eh già, ihihih!"
Funzionario trentenne: "E da quando?? Quando ti ho conosciuta nel 2004 non lo eri mica??"
Lei: "(Cazzo che memoria oh!) Dall'anno scorso!"
Funzionario trentenne: "..."
Funzionario trentenne: "E la fede?? Non ce l'hai?"
Lei: "Come no! Eccola qua..."
Funzionario trentenne: "Ma è bianca!!! Non sembrava una fede..."
(Deficiente, e il brillante non lo vedi?? Eh????)
Funzionario trentenne: "Dunque, vediamo se ti fai rifinanziare il mutuo che succede."

E' rimasto sconvolto, paonazzo violaceo in viso e con la gocciolina di sudore che gli cadeva dalla fronte. Mi chiedo cosa abbia pensato un anno fa quando andavo quasi tutti i giorni in banca a versare i regali di matrimonio. Che fossi ricca sfondata? Una donna sola piena di soldini? Eeeeh, magari! Ero solo una che stava per dire SI all'uomo della sua vita. Mi dispiace caro Vattelappesca, sei arrivato tardi! E oltretutto... non sei manco il mio tipo. Tzè!

lunedì 3 dicembre 2007

la mia banca è differente

I regali di Natale si sono rivelati un ottimo motivo per trascinare lui all'Ikea. Così ieri, sopravvissuti a un'orda di barbari e a donne in preda alla furia natalizia che svuotavano interi scaffali con un ardore impetuoso, siamo arrivati anche noi con il nostro carrello pieno alla cassa. Ormai è risaputo, che gli acquisti Ikea tocca pagarli a me, visto che compro cazzate su cazzate. Ma ieri il fato inclemente era dalla mia parte, e la dea fortuna ha assistito me e il mio conto corrente. Il mio nuovo bancomat non voleva saperne di funzionare. Carta scaduta, operazione annullata. Lui ha tentato di fare orecchie da mercante e di abbandonarmi alla cassa inscenando un collasso da disidratazione, inutile dire, senza riuscirci. Sotto gli occhi strabuzzati della cassiera giallablu gli è toccato mettere mano alla tasca per cacciare la sua luccicante carta di credito. Ben gli sta. Giustizia è fatta.