giovedì 29 novembre 2007

alla ricerca del caffè

Mia madre ha sempre desiderato per me un marito premuroso, un uomo forte, protettivo, uno di quelli che darebbero la vita per la propria donna, una di quelle rare perle che al mattino la sveglierebbe con un bacio mentre il crucrucru della macchinetta del caffè avanza e per la casa si diffonde un profumo magico. Mia madre non sognava lui. No. Perché quando la mia sveglia suona sono io a spegnerla. Perché quando mi rotolo nel letto cercando la forza di alzarmi lui è lì, ad occhi chiusi e ronfante come una marmitta bucata, ignaro del fatto che un nuovo giorno sia arrivato. Perché quando raggiungo la cucina spero sempre che la notte oltre al consiglio abbia portato anche la colazione, che puntualmente e ovviamente non c'è mai. Perché quando col mugugno e uno sbadiglio entro in bagno so per certo che quando ne uscirò lui sarà ancora imprigionato nel mondo ovattato dei sogni. Perché quando perderò mezz'ora per capire cosa indossare e imprecherò non trovando la soluzione lui si sveglierà di soprassalto chiedendomi che ora sia. Perché quando gli risponderò che sono le 8 mi ripeterà la solita cantilena "Cazzo è tardi, perché non mi hai svegliato?". Perché quando gli dirò che l'ho chiamato circa 7 volte non mi crederà e continuerà a farfugliare "Ma cazzo ma è tardi, ma perché non mi hai svegliato?". Perché quando sarò pronta per uscire di casa lui sarà ancora sotto le lenzuola che si crogiola al calduccio. Perché quando arriverò in ufficio, alle 9, sarò cosciente del fatto che forse è appena entrato sotto la doccia. No. Mia madre sognava un uomo che facesse quantomeno il caffè al mattino per me. Che delusione dev'essere per lei. Tzè.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I nostri uomini sono gemelli identici!! UGUALI! Però li amiamo tanto tanto tanto, vero? :D

lei ha detto...

@fairy: tanto tanto all'infinito :-)