mercoledì 29 agosto 2007

viaggio di nozze

Questo blog è nato senza nemmeno un post sul nostro viaggio di nozze. Per cui, con un ritardo di più di un anno, ho pensato di rispolverare i nostri commenti scritti e conservati appena rientrati da Zanzibar e dalla Tanzania, insieme a qualche splendida foto. Che cosa strappalacrime, non è da me.


Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore. Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.È un po' come raccontare del matrimonio, difficile, perchè certe emozioni non si possono spiegare, ma tentero' con piccole frasi, e poche parole, ricche.
Come l'arrivo a Zanzibar, ricca di zanzare
pronte ad agire, pareva aspettassero solo te.
Abbiamo conosciuto la bellezza del paesaggio, e la povertà che la sovrasta... i sorrisi dei bambini al mattino quando correvi in spiaggia con un biscotto nascosto nel tovagliolo... e le loro urla quando invece avevi 50 caramelle...
E i due villaggi di capanne, accompagnati da due zanzibarini, e lì sono scese lacrime... un colpo al cuore davanti a quelle donne, al primo compleanno di una piccolina, davanti al fango, compagno di strada. E davanti al buio, che di lì a poco sarebbe giunto a far da padrone... fin sulla spiaggia. Quella spiaggia teatro di pescatori e treccine e tatuaggi e massaggi. Una favola bassa e alta, triste e felice, come la marea, che andava e veniva, lasciando sulla sabbia conchiglie strabilianti, alghe verde speranza e ricci spinosi. Uno spettacolo.
E la città, Stone Town, in balia di una festa, con gente proveniente da ogni parte del mondo, turisti e indigeni, indiani e tanzaniani, zanzibarini e sudafricani... quella musica... quei colori all'imbrunire... quegli odori... cocco, mais, zafferano e pesce fresco...
E il safari al Selous, in riva al Rufiji,
in tende da mille e una notte, col solo rumore degli ippopotami nel fiume... e di uccelli multicolore. E la paura, ad ora tarda, quando il tuo cuore dorme e sussulta, perchè fuori dalla tenda c'è un grosso ippopotamo che ti sta facendo visita... Le camminate, i fucili in spalla, le ragnatele, i Masai di guardia... colorati nelle loro vesti rosse, i piccoli elefantini sotto le gambe della mamma, e babbuini e leoni, facoceri e giraffe, zebre e antilopi... spettacolo della natura...
E l'Italia che
vince, nella savana, in una piccola tv, negli alloggi delle guide e dei Masai, tra mutandoni appesi, sedie malmesse, e urla di gioia...


Eccolo il nostro viaggio...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

solo una parola....



magia!


lisa

Anonimo ha detto...

Emozioni così sono davvero per sempre... come i brillanti... Grazie x la visita al mio blog. Sei forte :)
Ciao.
Ylenia.

lei ha detto...

@lisa: la solita tenera...
@ylenia: ci tornerò, sei forte anche tu ;-)

MasterMax ha detto...

Bravi voi ad aver scelto una meta così bella per il vostro primo viaggio e non le solite e inflazionate messico, etc. Di solito chi va in Africa, viene colto da quella sensazione chiamata "Mal d'Africa". Io l'ho preso qualche anno fa e ancora non mi lascia.

lei ha detto...

@MM: oltre al conosciutissimo "Mal d'Africa" mi son portata via anche un enorme "Mal di Stomaco" per oltre 4 mesi. Che ricordi.

Anonimo ha detto...

Che fotografia meravigliosa..
(non quelle che hai inserito, ma quella che ho visto attraverso le tue parole) :)