mercoledì 22 agosto 2007

santo sampei

Finalmente posso collegarmi per sbirciare i vostri commenti ai quali risponderò al mio rientro, e per pubblicare un'immagine topica. Lui al ritorno dalla battuta di pesca di ieri sera, con i tonnetti tra le mani. E' diventato la leggenda del paese. Tra qualche anno sarà santo, i pesci si immoleranno dinanzi alla sua grandezza quando vedranno scendere nell'acqua una strana esca. E io Santo Sampei me lo sono sposato. Sono la moglie del pescatore. Sono quella che quando lui rincasa con i trofei marini tra le braccia avverte una fitta allo stomaco, che d'improvviso si rifiuta di pensare alla cena. Perché una volta ogni tanto d'accordo, si può anche mangiare pesce. Ma tutti i giorni no. Per cui ho deciso, da oggi vado a pesca con lui. Farò la macumba per tutte le ore di navigazione, cercherò di sopportare il mal di mare, e mi attrezzerò in modo tale che se per caso dovesse tirare su qualche pesciolino, magicamente si vedrebbe ributtato in mare. Porto con me un paio di forbici. Lui tira su e io ZAC. Taglio il filo. Così salvo sia la fauna marina che il mio povero stomaco che non ne può più. E la gente finalmente non farà più santo un cretino che stamattina non mi porta al mare perché deve giocare a carte. Ecco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Benvenuta nel club!
Mia mamma è stata la moglie del pescatore per anni, e noi ci siamo mangiati tanto di quel pesce che non te lo posso dire.. :P
A me è andata bene, adoro il pesce e lo mangerei dal mattino alla sera, mentre mia mamma lo sopporta appena, e se poi si tratta di prepararlo (dallo spada alle aragoste, non fa differenza), non ti dico le sceneggiate!! :D
Comunque, che bella foto :)))

Dott. Davide Longo ha detto...

complimenti al sampei della situazione...ottima pesca!!!