venerdì 31 agosto 2007

la lavatrice sfortunata

È da lunedì che la mia lavatrice è in funzione. Ogni sera ne faccio una. Lenzuola, asciugamani da mare, magliette di Sampei incrostate dall'acqua e dalla salsedine. Ieri sera, l'ultima. Fiera delle macchie scomparse, ho steso tutti i panni sul balcone, osservando piacevolmente il cielo stellato, l'aria frizzantina e il vento movimentato che faceva svolazzare le tende e sbattere qualche finestra. Avevo controllato precedentemente diverse previsioni meteo, constatando che l'aria calda di città e qualche nuvoletta non avrebbero che fatto del bene ai miei capi appena lavati. Sti cazzi. Sta piovendo.
Ho chiamato lui che sta tornando a casa a pranzo, chiedendogli di togliere tutti i vestiti appesi fuori. Per tutta risposta mi ha detto "Ma tanto sta piovendo da stamattina. Quando sono uscito di casa già pioveva." Porca paletta infame. Ma che ti costava alzare il ditino per comporre il mio numero e avvisarmi? Se pensi che rilavo tutte le tue magliette ti sbagli di grosso. Scemo di un pescatore rincretinito.

bugiardooooo

E invece si che russi, non ho testimoni, certo, ma ho le registrazioni!!! Non mi istigare caro mio, altrimenti pubblico il video di una notte insonne, con te che ti diletti in gorgheggi pavarottiani strampalati. Grazie a Tele2 finalmente riabbiamo l'adsl, e finalmente potrai metterti a letto la sera con il portatile acceso per navigare, e finalmente potrò addormentarmi prima di te e non sentirti mentre mugugni ed emetti strani e fastidiosi suoni. Questa notte è stata la più tranquilla da un mese a questa parte... che gioia... mi sento rinvigorita!

giovedì 30 agosto 2007

IO NON RUSSO...

Ciao gente...
IO NON RUSSO...
non ci sono testimoni, è la mia parola contro quella di lei, voglio vedere quale giudice avrebbe il coraggio di condannare me, un povero martire che si sveglia di soprassalto nella notte perché lei mi prende a calci....
Io sono il grande SAMPEI...
questo è vero, ci sono testimoni che possono provarlo.
Vi saluto vado a letto, con il mio portatile a vedere tutti i video sulla pesca che riesco a trovare su youtube.
Notte

la bega del geranio

L'ho beccata!!! L'ho vista vaneggiare, sbandare e poi andare a schiantarsi non so dove... non la trovo più accidenti.
Qui a sinistra è in tutto il suo splendore, la Cacyreus marshallii bastarda dentro e orrenda fuori. Vola come una matta di foglia in foglia e di bocciolo in bocciolo, depone centinaia di uova, che diventano larve che scavano tunnel nei tronchi della pianta. Ovviamente, povero tronco, marcisce in un batter d'occhio. Fanculo. Mi ha fatto morire 6 geranei, uno a dire il vero è in fin di vita, forse ce la faccio a farlo riprendere se sta stronza e la sua combriccola di amichette se ne vanno a cacare su un altro balcone. VA FFA NCU LO.
14. oppure bere un bel bicchiere di vino per tenermi compagnia
15. o ammazzare quella stronza di farfalla che mi ha fatto morire i geranei e che ora è entrara nella mia cucinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa stronzaaaaaaaaaaa DDT e pesticidi, corro a prenderli.

c'è sempre qualcosa da fare

Sono appena rientrata a casa. Finalmente la connessione adsl ha ripreso a funzionare, dopo qualche giorno di inattività. Ed ora, visto che lui farà tardi, mi sento costretta a rendere questo tempo ben speso, piuttosto che passarlo buttata sul divano a grondare di sudore. Che almeno venga giù a catinelle per una giusta causa. Analizzo tutte le possibilità che ho per occupare le ore che mi dividono da mio marito:

  1. potrei passare l'aspirapolvere
  2. o rifare il letto
  3. oppure stirare una decina di camicie, che ce n'è una montagna nella cesta
  4. potrei fare una lavatrice
  5. lavare i bagni
  6. cucinare
  7. accendere la tv per vedere qualche programma istruttivo
  8. togliere la polvere, che ce n'è a quintali
  9. curare un po' le mie piante
  10. piegare le lenzuola fresche di bucato che ieri ho tolto dal balcone e ho buttato sulla poltrona
  11. ecco, si, forse dovrei proprio piegare le lenzuola prima che puzzino di fumo
  12. piegare e riporre nei cassetti la catasta di vestiti sono letteralmente "gettati" nella cabina armadio
  13. mettere nelle scarpiere ciabatte e scarpe sparse per casa

Il punto è, da dove comincio? Certo, tutto non posso farlo, altrimenti domani mi serve una barella che percorra il tragitto casa-lavoro-pranzo-lavoro-casa, e dove cazzo la trovo? Mi sa che segno ogni opzione su dei bigliettini, li appallottolo, li metto nel frullatore, lo accendo (chissà se funziona... mi pare di non averlo mai usato) senza il coperchio, e il primo foglietto che spunta fuori conterrà il compitino della serata. Si, farò così.

come sprecare le telefonate

Generalmente il mio cellulare durante il giorno non squilla mai, o se squilla lo fa verso le 13.30. Oggi a squillato fuori orario, ed era lui. M'è venuto un colpo, mio marito alle 12, cosa vorrà mai? E' successo qualcosa? Stara bene? Un incidente? Una multa? Tutte domande restate in sospeso, senza risposta: ero al telefono con un cliente. Così terminata la telefonata con apprensione seleziono l'ultima chiamata persa, e premo il tastino verde, con le dita che sudano terrore e angoscia. Mi risponde lui con una voce allegra.

"Uè scè tutto a posto?"
"Certo che è tutto a posto, che volevi? Mi hai fatto preoccupare..."
"Ma dove sei?"
"In ufficio, dove cazzo vuoi che sia!! Allora, che è successo?"
"No niente, volevo dirti che hanno messo le luminarie a Piedigrotta, per la festa"
"Le hanno messe ieri imbecille, e poi che me ne frega delle luminarie! Ma tu guarda che scemo, mi serve acqua e zucchero adesso per la paura che m'hai fatto prendere."
"Ma sei sicura di essere in ufficio? Sento rumori di strada..."
"Deficiente sto fumando una sigaretta sul balcone."
"Ah vabbè, cià scè"

una dolce sinfonia nella notte

Ce l'ho messa tutta, giuro. Non gli ho dato calci, né scossoni, né schiaffetti, né gli ho tappato il naso, né l'ho minacciato di lasciarlo. Mi sono solo girata su un fianco blaterando ad alta voce qualcosa del tipo "ma come cazzo fai a russare in questa maniera balorda? vaffanculo". In quello stesso momento Lui si è come risvegliato da un coma profondo senza aver subito traumi, e con la delicatezza di una piuma mi dice "mi stai facendo venire mal di testa a furia di svegliarmi, e che cazzo". "Si ma tu stai russando, e che cazzo lo dico io". Con la coda tra le gambe (coda... mah... a me pareva ben altro, ma come modo di dire per ora fila) s'è messo su un fianco dandomi le spalle, e in un batter d'occhio (una manciata di millisecondi) ha ricominciato a russare.

OcococococococococoC Ssssshhhhhhhhhhhhhhhh

OcococococococococoC Ssssshhhhhhhhhhhhhhhh

OcococococococococoC Ssssshhhhhhhhhhhhhhhh

Stamattina ha avuto il coraggio di chiedermi se per caso avesse russato nella notte, e non accusando il minimo colpo dal mio "si" s'è beccato pure qualche coccola. Santa Lei martire.

mercoledì 29 agosto 2007

dedicato a chi utilizza Microsoft Internet Explorer sul Mac

Vi prego, buttatelo nel cestino e installate il leggerissimo Camino o il potentissimo Firefox, che mi è preso un coccolone aprendo il blog con Explorer. Bleaaaaaaah. Che visualizzazione di merda.

viaggio di nozze

Questo blog è nato senza nemmeno un post sul nostro viaggio di nozze. Per cui, con un ritardo di più di un anno, ho pensato di rispolverare i nostri commenti scritti e conservati appena rientrati da Zanzibar e dalla Tanzania, insieme a qualche splendida foto. Che cosa strappalacrime, non è da me.


Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore. Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.Non diffondere nè copiare questa foto senza chiedermelo perfavore.È un po' come raccontare del matrimonio, difficile, perchè certe emozioni non si possono spiegare, ma tentero' con piccole frasi, e poche parole, ricche.
Come l'arrivo a Zanzibar, ricca di zanzare
pronte ad agire, pareva aspettassero solo te.
Abbiamo conosciuto la bellezza del paesaggio, e la povertà che la sovrasta... i sorrisi dei bambini al mattino quando correvi in spiaggia con un biscotto nascosto nel tovagliolo... e le loro urla quando invece avevi 50 caramelle...
E i due villaggi di capanne, accompagnati da due zanzibarini, e lì sono scese lacrime... un colpo al cuore davanti a quelle donne, al primo compleanno di una piccolina, davanti al fango, compagno di strada. E davanti al buio, che di lì a poco sarebbe giunto a far da padrone... fin sulla spiaggia. Quella spiaggia teatro di pescatori e treccine e tatuaggi e massaggi. Una favola bassa e alta, triste e felice, come la marea, che andava e veniva, lasciando sulla sabbia conchiglie strabilianti, alghe verde speranza e ricci spinosi. Uno spettacolo.
E la città, Stone Town, in balia di una festa, con gente proveniente da ogni parte del mondo, turisti e indigeni, indiani e tanzaniani, zanzibarini e sudafricani... quella musica... quei colori all'imbrunire... quegli odori... cocco, mais, zafferano e pesce fresco...
E il safari al Selous, in riva al Rufiji,
in tende da mille e una notte, col solo rumore degli ippopotami nel fiume... e di uccelli multicolore. E la paura, ad ora tarda, quando il tuo cuore dorme e sussulta, perchè fuori dalla tenda c'è un grosso ippopotamo che ti sta facendo visita... Le camminate, i fucili in spalla, le ragnatele, i Masai di guardia... colorati nelle loro vesti rosse, i piccoli elefantini sotto le gambe della mamma, e babbuini e leoni, facoceri e giraffe, zebre e antilopi... spettacolo della natura...
E l'Italia che
vince, nella savana, in una piccola tv, negli alloggi delle guide e dei Masai, tra mutandoni appesi, sedie malmesse, e urla di gioia...


Eccolo il nostro viaggio...

il rincoglionimento più totale

1. Prima di attraversare un incrocio guardo il semaforo. E' verde, passo. Ma tu guarda sto stronzo che mo mi butta sotto. Beh, il verde era per le auto, i pedoni avevano un bel color rosso fuoco.

2. Entro in metropolitana, mi avvicino alla porta pronta per scendere. Il treno arriva in stazione, guardo fuori mentre la porta si sta per aprire. Non è la mia fermata.

3. Acquisto dei biglietti per gli autobus dal tabaccaio. Ne chiedo 8, pago, prendo i biglietti e vado verso l'uscita. La commessa mi richiama. Avevo lasciato il resto sul bancone. Prendo gli spiccioli ed esco. "Signorinaaaaaaaaaa". Torno indietro pensando di dirle che ormai sono una Signora, ma grazie a dio desisto dal farlo. Di biglietti me ne aveva dati 6, ed io non me n'ero resa conto.

4. Scendo per prendere il treno delle 8.35. Mi passa davanti agli occhi e lo perdo. Partiva alle 8.25.

Due sono le cose: o mi sto rincoglionendo per il caldo, oppure tra un po' raggiungo mia nonna nel mondo dell'alzheimer.

martedì 28 agosto 2007

scatto estivo

Lui:
"Dai ragazzi, mettetevi lì che vi faccio una foto io! Più a sinistra, si si... aspetta, abbassa la testa, tu sorridi un po' di più, dai dai che vi faccio una foto splendida, ecco, pronti? Sorrideteeeeeeeeeeeee! Fatta! Madò bellissima, mi ringrazierete un giorno per quant'è bella!"

come sparire nella mutanda

L'estate non fa per niente bene alla nostra linea. Soprattutto quando la passiamo in famiglia. Pasta al forno, parmigiana di melanzane, frittura di pesce, peperonata, pasta al gratin, insaccati, formaggi e latticini. Questo il menu settimanale, che varia davvero di poco. Puntualmente a pasto terminato lui fa la solita domanda a mia mamma, "ce n'è ancora?", per ottenere la solita risposta, "ma certo, dammi il piatto". Per cui se io ho messo su un paio di chili certamente lui mi ha superata. La soluzione all'ago della bilancia troppo in là è la dieta. Per modo di dire, dieta. Ieri sera abbiamo cenato con una mega insalatona e due fette di prosciutto cotto a testa. Niente pane, solo gallette di riso. Andando avanti così per un mesetto dovremmo ritrovare il nostro peso forma e probabilmente i nostri dottori preferiti in ospedale. Quasi quasi c'è da svenire per quanto mangeremo poco. La nostra unica salvezza è il pranzo: lui non sa cosa mangio io e viceversa. Non vedo l'ora che arrivino le 13.

lunedì 27 agosto 2007

cose belle e cose brutte

Non ho trovato formiche in casa, il che è strabiliante visti i presupposti. In compenso sono morte alcune piante, guarda un po'... quelle che avevo chiesto a lui di innaffiare. Mai fidarsi degli uomini. Avrò speso 10 euro in una sola telefonata per dirgli quanta acqua in quali piante, usando come dosatore un bicchiere di carta. Invece ha pensato bene di andare a occhio con l'innaffiatoio. Risultato: le piante grasse navigano ancora nell'acqua a distanza di due settimane, con le foglie quasi prive di colore e mosce come un fazzoletto di carta, e una pianta che avevo fatto resuscitare con molto sforzo... è completamente rinsecchita. Mi chiedo se non fosse stato meglio trovare una colonia di formiche lunga chilometri sulla mia cucina.

primo giorno di lavoro

Sono stanca. Stanotte non ho chiuso occhio, colpa delle mie spalle che mi fanno un male cane e di lui che ormai non sa far altro che russare. Fortunatamente in ufficio (per ora) non c'è granché da fare, se non scaricare la posta, aggiornare il software del computer, cancellare migliaia di mail spam, riprendere possesso della propria scrivania, salutare i colleghi, pubblicare i commenti sul blog. Ora devo solo carburare...

sabato 25 agosto 2007

il rientro

Quasi come ad addolcirgli l'arrivederci, i pesci stasera hanno preferito non abboccare. Lui sta per rientrare in porto a mani vuote dopo l'ultima battuta di pesca d'agosto. Domani si torna a casa, le vacanze sono finite. Il lavoro riprende, dovrò ricominciare a pensare a cosa cucinare per cena, e a passare ore e ore senza lui. Ma che palle oh.

venerdì 24 agosto 2007

È tutta l'estate che provo a fare un solitario senza successo. Ebbene... mi è riuscito ora, mentre un blackout da un'ora oscura tutta la costa. Con una candela accesa e un vento che tra poco sradica gli alberi di fico dal giardino. Che strana sera... non la dimenticherò.

mercoledì 22 agosto 2007

ma tu guarda che culo

Ho portato in barca tutto il mio influsso negativo, e pareva aver funzionato. Sarà che siamo stati tre ore circa a girare a vuoto nelle acque salentine, senza che nulla abboccasse. Imbroglio di lenze e la pipì che scappava sono state le uniche due cose che ci hanno movimentato la serata. Fino a quando, rientrando in porto, lui mi fa con occhi tristi "ti prego, mi fai pescare solo un pesciolino?". Di fronte a tanta tenerezza non ho potuto far altro che accettare. Così ho ritirato tutta la negatività che emanavo, per far sì che un merluzzetto potesse essere pescato. Sti cazzi. Ha preso un barracuda di 1 metro e di 3 kg e mezzo.
Domani resto a casa.

santo sampei

Finalmente posso collegarmi per sbirciare i vostri commenti ai quali risponderò al mio rientro, e per pubblicare un'immagine topica. Lui al ritorno dalla battuta di pesca di ieri sera, con i tonnetti tra le mani. E' diventato la leggenda del paese. Tra qualche anno sarà santo, i pesci si immoleranno dinanzi alla sua grandezza quando vedranno scendere nell'acqua una strana esca. E io Santo Sampei me lo sono sposato. Sono la moglie del pescatore. Sono quella che quando lui rincasa con i trofei marini tra le braccia avverte una fitta allo stomaco, che d'improvviso si rifiuta di pensare alla cena. Perché una volta ogni tanto d'accordo, si può anche mangiare pesce. Ma tutti i giorni no. Per cui ho deciso, da oggi vado a pesca con lui. Farò la macumba per tutte le ore di navigazione, cercherò di sopportare il mal di mare, e mi attrezzerò in modo tale che se per caso dovesse tirare su qualche pesciolino, magicamente si vedrebbe ributtato in mare. Porto con me un paio di forbici. Lui tira su e io ZAC. Taglio il filo. Così salvo sia la fauna marina che il mio povero stomaco che non ne può più. E la gente finalmente non farà più santo un cretino che stamattina non mi porta al mare perché deve giocare a carte. Ecco.

martedì 21 agosto 2007

tra poco apro una pescheria

Tre tonni da 10 chili. Ecco la pescata di stasera di Sampei. È tornato urlando e saltando come un pazzo squilibrato, con gli occhi illuminati da luci dorate come fossero lampare. Ricevuti i festeggiamenti di rito lui ha deciso di disdire il ristorante, dove avevamo programmato di cenare con amici. Per cui stasera ci tocca ancora pesce e ancora casa. Che noia. Tutta colpa mia che gli ho detto ancora "buona pesca".

Risultati

Non so che punteggio ho realizzato, né tantomeno mi interessa. Ho conosciuto una persona splendida, che mi ha parlato in un linguaggio semplice... E questo mi basta. Aggiungiamoci pure C. con cui ho avuto uno splendido scambio di pensieri. E alla fin fine la serata è stata movimentata e colorita. Addolcita da quel pò di zucchero che fa ingrassare il cuore quanto basta ad illuminarti i giorni che verranno. Sono felice. Vado ad urlarlo al mondo.

lunedì 20 agosto 2007

Il torneo di burraco

La casa è in fermento. Tra poche ore avrà inizio un torneo di burraco in terrazza. Per l'occasione lui ha indossato la sua camicia migliore, con sole due macchie. La vicina ci ha prestato una lampada che abbinata alla nostra dovrebbe creare l'effetto "lume di candela" adatto a far entrare nel panico i giocatori più anziani. Personalmente trovo sia la luce adatta a nascondersi qualche pinella sotto banco. Il catering (mamma e zio) a breve sarà qui con guantiere di pizza acquistate in paese. Non ci resta che sperare nel culo memorabile di lui, che l'anno scorso vinse il torneo distruggendo tutti i pronostici. Cosa dirgli a questo punto? "Buona pesca" dovrebbe andare ;-)

domenica 19 agosto 2007

vedi che perdi la lente a mare

Indovinate un pò? L'ha persa. Ahahah ora ha gli occhiali con una sola lente... Fa molto chic.

buona pesca

Mai... dico mai, dire a un pescatore "buona pesca" mentre tutto allegro e pieno di buoni propositi imbraccia canna ed esche variopinte pronto per riempire la brace di trofei. Specialmente se quel pescatore è tuo marito. Ho saputo da voci di paese che ha pescato una palamita di quasi tre chili. È stato allora che l'ho chiamato per verificare la veridicità della notizia. Era così felice... Urlava di gioia dicendomi "amo dimmi ancora buona pesca!!!". Potevo mai deluderlo? Così l'ho riempito di auguri come richiesto. Adesso a distanza di tre ore circa dalla telefonata sta rientrando in porto. Con quel solo unico pesce e tanta acidità di stomaco. Vado a nascondermi che ne va della mia vita.

sabato 18 agosto 2007

T&T

È tempo di partenze. I nostri compagni di risate e di bagni in un mare cristallino oggi vanno via. A sostituirli ci penserà un'altra coppia, i vicini di casa di città. Intanto il vento continuerà a soffiare e il sole a sorgere... ma qualcosa qui mancherà. Il silenzio di questo blog ha parlato da sé, ci siamo talmente divertiti che ogni istante rimarrà impresso nella memoria. Può sembrare un addio... e invece no: ci si rivede in ufficio miei cari amici colleghi! Manca poco e un nuovo anno di sudore e fatica da condividere ricomincerà. Io e lui vi vogliamo bene... Grazie per aver reso questi giorni indimenticabili e buon viaggio!!!

mercoledì 15 agosto 2007

dolce dormire

Sono distrutta. D'estate ci si dovrebbe riposare, dormire ore e ore e avere sempre gli occhi di chi si è appena svegliato. Ma il divertimento costa sonno a quanto pare... Siamo ancora a casa, lui a far correre le sue macchinine e io a coccolarmi la spalla dolorante dai racchettoni. Ora che ci penso ha due dita dei piedi completamente viola. Povero amore... si è fatto male come uno gnocco sulla sabbia. Abbiamo venduto circa 100 biglietti, nessun bagnante s'è voluto perdere lo spettacolo. Ci hanno raggiunto dai lidi limitrofi con le braccia tese in cerca di autografi. Ormai mio marito è una star. Meglio cambiare spiaggia.

lunedì 13 agosto 2007

San Nicola

La pizzica suona... la notte è bollente... San Nicola è in mare tra i suoi fedeli pescatori... il cielo è pronto per accogliere luci colorate a mille a mille... lui è ubriaco e dice di voler spaccare una bottiglia di birra su un muro... ed è splendido... Lo guardo e... lo amo con gli occhi. Ma tanto non se ne accorge. È talmente impegnato a cantare "Dammi solo un minuto" a squarciagola con i nostri due meravigliosi amici... eccoli ora che fanno la lap dance con il palo della luce al ritmo di tamburelli e chitarre... Questa è vita. Questa è una dio d'estate.

domenica 12 agosto 2007

Sono due giorni che il blog è fermo. La ragione è semplice: ce la stiamo spassando alla grandeeeeee!

venerdì 10 agosto 2007

Cadono le stelle...

Ancora poche ore e finalmente la NOSTRA estate avrà inizio. Ho un'emozione addosso unica, che si percepisce facilmente incontrando miei occhi, non solo perché da stasera lui sarà qui con me, ma anche perché porterà con sé due miei carissimi amici. Abbiamo tutti bisogno di vivere qualche giorno lontani da ogni cosa che possa riportarci con asprezza al passato da dimenticare. Si è fatto attendere a lungo... ma da stasera lo spettacolo del cielo estivo può avere inizio. È la notte di San Lorenzo. Ogni stella un desiderio. Che so per certo si realizzerà.

giovedì 9 agosto 2007

dai da bere agli assetati

Domani lui finalmente mi raggiunge. Così stasera gli ho chiesto di innaffiarmi le piante. Sono stata molto meticolosa nell'indicargli quanta acqua mettere in ogni singolo vaso. Il risultato è stato tragico. Io gli dicevo "amo un bicchiere nella pianta grassa dal vaso nero" e lui ci versava qualche litro d'acqua. Per poco non ho chiamato i pompieri. Mancavano un paio di litri ancora. Le piante sarebbero annegate e la casa si sarebbe allagata. Prima di fare altri guai pensa a raggiungermi scè... Che qui c'è bisogno di te.

Un'ora in barca

Ho avuto pazienza, e sono stata premiata. Dopo una mattinata d'attesa finalmente alle 11.30 ho messo piede in barca. Il mare non è stato molto amichevole, ci ha sballottato al ritmo incalzante di onde alte e nervose. Mezz'ora a pancia sotto. Mezz'ora a pancia all'aria. E devo dire che un pò di sole come si deve finalmente l'ho preso. Ho avuto pure la fortuna di non scomodarmi a fare il bagno, grazie alla guida di un grande maestro non patentato come papà. Mi ha fatto fare tre o quattro doccie ghiacciate, tra spruzzi bianchi e salsedine frizzante. Finché il mio stomaco non ha iniziato a mandare segnali di cedimento. Se prima mi girava come una trottola ora sta morendo di solitudine: ho fame.

mercoledì 8 agosto 2007

io ti amo...

Se non fosse per il turchese del mare direi che queste giornate stanno trascorrendo senza colore. Piatte e vuote. Eppure se ci penso ho per compagno uno splendido libro, per musica le cicale di tiepidi pomeriggi, e ad emozionarmi è arrivato in casa un bimbo, a cui rivolgo i miei sorrisi più caldi. Ma Lui mi manca, ormai se ne sono accorti tutti. Spero di sussultare presto ascoltando la suoneria del mio cellulare, leggendo tre lettere in corsa sul display: scè. Sono cotta del tutto... innamorata cotta.

spetteguless

A quanto pare sul panfilo di ieri c'erano Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma come si spettegola bene in questo posto. Se chiedo al proprietario di qualche bar probabilmente mi saprà dire anche quanti peli avevano in petto tutti e tre i naviganti. W la privacy.

martedì 7 agosto 2007

lui lì...io qui.

É proprio che mi manca. Ecco cos'è. É che senza di lui un pezzo d'anima non spicca il volo.

Finché la barca va

Il tizio del Bahrein... Si, il sultano insomma. O lo sceicco. Beh lui qualche anno fa attraccò la sua nave nelle vicinanze del porto. Se ne parlò per mesi. Ora proprio davanti casa mia s'è n'è fermata un'altra. Talmente grande da far sembrare le altre delle piccole formiche. E lei gigante nel bel mezzo del mare ad occupare acqua sufficiente per dissetare un intera città, e la fantasia spietata dei paesani chiacchieroni. Almeno da domani a un anno avranno qualcosa di nuovo di cui sparlare.

Mutuo dal tasso del casso

Ho avuto una notizia che mi ha fatto rimpiangere il mio buon vecchio affitto e un proprietario a cui dare dei soldi ad ogni fine mese. È arrivata una lettera dalla banca, con il prospetto aggiornato del piano d'ammortamento da qui ai prossimi 30 anni. E c'è una voce in calce che parla della rata finale. Dopo il nostro sangue amaramente versato per 30 anni ogni 28 del mese, l'ultima rata da versare sarà di 65.000 euro. Oltre l'importo finanziato e oltre gli interessi e oltre i 5 anni in più di salasso. Il mutuo che stipulammo era della durata di 25 anni, ma prevedeva rata costante e tasso variabile. I tassi sono aumentati col tempo, la rata è rimasta invariata ma gli anni sono diventati 30+maxiratagigante. Ho voglia di piangere. Voglio andare di nuovo in affitto.

lunedì 6 agosto 2007

Notti insonni

Ho un pensiero che mi tormenta. Immagino un'altra notte insonne come quella appena passata. Con i vicini che danno una festa e cantano a squarciagola schitarrando e lui che russa come un trattore in rodaggio. Ho dovuto fabbricarmi dei tappi di fortuna con la cartigienica, che non è che siano serviti a granché. Vorrei dormire. E svegliarmi venerdì, quando lui sarà di nuovo con me, senza lavoro a cui pensare... Senza pensieri che lo tormentano... Pronto per gustare una nuova estate di noi due. Ciao amore mio... Torna presto.

venerdì 3 agosto 2007

si parte

La scuola finiva a inizio giugno, e riprendeva a fine settembre. Erano 3 i mesi di vacanza, quando ancora non avevo nemmeno un capello bianco. Diventavo nera, mi rilassavo completamente, dimenticavo cosa volesse significare la vita di città e lo stress di un'interrogazione.
Il lavoro finisce con la prima settimana di agosto, e riprende nei suoi ultimi giorni. Sono 3 le settimane di vacanza, ora che ormai di capelli bianchi ne ho un'infinità. Divento colorata, leggo un paio di libri, e non dimentico che il tempo quando cresci scorre velocemente, e che presto dovrò risvegliarmi nel mio ufficio, a ricominciare un altro anno.
L'unica nota positiva di quest'estate è lui. Me lo strapazzerò per bene.

Buone vacanze a chi blogga e a chi no. Da domani (o da stasera?) posterò con il cellulare: poche righe, tanti errori, niente foto, nè risposte a chi commenterà. Ma tanto... presto sarò di nuovo in città, che il 27 agosto ormai è arrivato. Bai bai.

fanculo

Avrei voluto arrivare a destinazione, addormentarmi, risvegliarmi con il mare davanti agli occhi, raggiungerlo, tuffarmi e rituffarmi. Fino allo sfinimento. E invece... sti cazzi. Mi sono venute, con il solito ritardo dal tempismo perfetto.

la famiglia brambilla va in vacanza

1 trolley arancione formato famiglia.
1 trolley verde formato famiglia.
1 trolley arancione formato famiglia ridotta.
1 trolley portadueautoascoppio, formato uomo single in vacanza.
1 borsa Stockhome piena di scarpe e spartiti.
1 borsone pieno di asciugamani da mare e scarpe.
1 chitarra acustica.
1 busta gialla enorme di lui che non sono riuscita a capire che roba è.
2 beauty.

E non ho ancora messo in valigia la biancheria...

Stamattina, dopo un'alzataccia che aveva l'aria della tortura, siamo riusciti a metterci in moto riprendendoci dalla fatica di ieri sera. Per uscire di casa ho dovuto saltare sulle valigie, imitando le acrobazie circensi di quei pazzi sfrenati che si lanciano nel vuoto come se avessero le ali. Ne sono uscita incolume. Ma ora, da questa scrivania che non vuole vedermi più per almeno tre settimane, ho ancora l'immagine di lui che ridendo come un forsennato ripeteva "ma ci stiamo portando una casa, dove ce la mettiamo tutta questa roba, ahah" come un disco rotto. Basta. Ora voglio solo partire.

giovedì 2 agosto 2007

basta incubi

Stasera avrà inizio il nuovo incubo: fare le valigie. Che tanto nuovo non è, ormai mi ci dovrei essere abituata. Dovrei prenderla con filosofia, immaginare che sia una sorta di ginnastica per la mente e per il corpo. Dovrei ammirare il guardaroba finalmente vuoto e magari anche dagli una ripulita. Ma si sa, la pezza per la polvere non mi è mai stata compagna di avventura. Preferisco di gran lunga la mia bacchetta magica, quella che chiudi gli occhi e ti si materializza tra le dita. E puffeteppaffete che la casa si ripulisce. Sempre tenendo gli occhi chiusi. Non a caso questa pratica avviene di notte, durante sogni senza colore che a stento si ricordano. Alias: mi rompo le palle di pulire. Tanto pulisco e dopo un'ora è già punto e a capo. Per non parlare del bagno. Con l'ingente caduta di capelli che lui sta sopportando, il lavabo, la doccia, il pavimento, le mattonelle della parete, sono diventati tutti dispensari di riccioli castani. Che a carnevale ci potrei fare una parrucca delle migliori fatture. Io li levo, loro ritornano. Basta un attimo di distrazione che il bagno è di nuovo pieno di capelli. Una vera tortura. Proprio come fare la valigia.
Spero di riuscire a trattenere tutta l'energia che ho, per donarla con tenerezza a quei capi da piegare con minuzia. Quanto alle scarpe, non mi frega. Le prendo tutte in blocco e le butto in un borsone. Che il resto dell'energia mi serve per evitare di trucidare mio marito mentre impartisce ordini steso sul letto.
"No quello non lo voglio"
"Ma che me ne faccio di solo 4 mutande?"
"Mi metti le scarpe nere?"
"Mi sa che quella camicia si deve stirare"
"Uffa ma quanto ci metti?"
"Cazzo ma questa è tutta roba solo tua?"

quando...

Quando torni a casa e formiche non ce ne sono. Quando tuo marito ti chiama per chiederti "invitiamo amici stasera?". Quando mancano due giorni alla partenza e sai di avere mille cose da fare. Quando in un batter d'occhio inaspettatamente ti tocca aprire la porta 4 volte. Quando un'amica ti regala una bottiglia di Pampero senza motivo. Quando si stende un panno verde sul tavolo nero. Quando si perde mezz'ora a dividere le fiches per otto giocatori. Quando giochi fino alle due di notte e ridi e ridi senza essere ubriaco. Quando sai che rivedrai quegli amici non prima di un mese. Quando bluffi e quando hai il punto. Quando non sai giocare e ti ritiri ad ogni mano. Quando vinci qualche centesimo. Quando sai di aver passato una splendida serata. Quando una frittata e un pomodoro all'insalata hanno soddisfatto la tua fame. Quando fa caldo e hai i balconi aperti a far entrare la notte. Quando saluti i tuoi amici con calore. Quando chiudi la porta e spegni le luci. Quando sul letto ti rigiri a cercare chi ti è accanto. Quando nel tepore del sonno sussurri "ti amo". Quando sai che sarai lontana da tuo marito per una settimana. Quando vorresti svegliarti che è già passata. Quando l'estate è arrivata e in poco tempo avrà fine. È allora che io vivo.

mercoledì 1 agosto 2007

lotta alle formiche

Io odio le formiche. Le trovo dannatamente fastidiose. Quando meno te l'aspetti te le ritrovi addosso dopo aver spiccato il volo da un albero. Quando meno te l'aspetti ti invadono casa.
La "signora del piano di sopra", finito di rompere le palle innaffiando le sue piante con litri e litri e litri d'acqua che finiva puntualmente sui miei panni stesi, ha iniziato a rompere i coglioni con i tappeti e le tovaglie. Ogni giorno trovo le mie piante piene di capelli, molliche, caramelle masticate, chewingum appiccicosi e matasse di polvere. Credo che la migrazione pianodisopra-pianodisotto delle formiche abbia avuto inizio a giugno. Vedevo questa colonia percorrere il tubo dell'acqua piovana che scorre accanto al MIO balcone, per dirigersi sulla MIA ringhiera, e sulle MIE piante. Avrò spruzzato ogni tipo di DDT, ma oltre a rincretinire le foglie dei miei rigogliosi arbusti non ho ottenuto alcun risultato. Un giorno indefinito, lui ha montato l'irrigatore, in vista della nostra assenza estiva. Quindi ora dal nostro bagno parte un lungo tubicino che esce dalla finestra, percorre parte della ringhiera, e finisce in tutti i vasi. Questo tubicino credo sia stato battezzato come "Autostrada delle formiche". Qua e là, se guardi al microscopio, puoi vedere anche gli Autogrill, sempre affollati, con interminabili code alla cassa. Ma finché se ne stanno in autostrada ste stronze, cazzi loro. Quando poi però si sono accorte che la deviazione tubicino/finestrabagno avrebbe portato alla scoperta di mondi nuovi, me le sono ritrovate dappertutto. Sul lavandino (dove tenevano un comizio una decina di loro), nella vasca da bagno (dove si teneva proprio ieri sera un piscina party), e in tutta la cucina (si festeggiava la sagra della mollica rinsecchita). A nullo è valso ogni mio tentativo di sterminarle una ad una. La soluzione sarebbe semplice: chiudere la finestra del bagno. Ma non posso, altrimenti non arriverebbe più l'irrigatore alle piante. Come cazzo faccio? Ora che vado via per le mie vacanze, come farò? Già immagino al mio ritorno i fuochi pirotecnici per la madonna della sacra mollica, e le formiche ubriache e satolle che ormai hanno messo le tende anche in camera da letto.
Ho bisogno di una soluzione. Il count-down ha inizio.

vola vola vola vola vola l'ape maia

È incredibile come una semplicissima busta di risotto knorr liofilizzato allo zafferano e funghi porcini risolva con eccellenza una serata a due. Non avevo nessuna voglia di cucinare, soprattutto in vista della partenza per le agognate vacanze. E così, dopo essere entrata in casa e aver lottato aspramente con delle infami formiche che bazzicavano allegramente sul pavimento della cucina, aver fatto partire la lavatrice con panni sporchi di mesi, e vagato per tutti i mobili/frigo/cassetti in cerca di qualcosa di commestibile, ho deciso che non avevo motivo per non mangiare un buon risottino pronto. Attesi 15 minuti passati a mescolare con cura, aggiunto un cucchiaio d'olio e una spolverata di parmigiano, io e lui abbiamo cenato. Un pasto veloce e indolore, non fosse stato per quella pentola da lavare.
Abbiamo passato il resto della serata tra panni puliti all'odore buono di Dixan da stendere sul balcone e video no-stop su You tube. Ci è passata davanti un'intera infanzia, grazie a una serie interminabile di sigle dei nostri cartoni animati preferiti. L'ape maia, Yattaman, Candy Candy, Dolce Remy, La principessa Saphire, Lamu... fino a quando ci siamo imbattuti sulla sigla de Genitori in blue jeans, con Kirk Cameron che m'ha fatto ricordare di quanto mi piaceva da piccina. Così mentre lui era un attimo in bagno, sotto le note di "As long as we got each others", ho violentato Google inserendo come chiave di ricerca "Kirk Cameron". Sono finita sul suo sito, e me lo sono guardato in lungo e in largo. Ed è stato lì che ho capito: è per causa sua che hanno interrotto la serie fortunata del telefilm, e la faccenda ha un che di religioso. Ma dico io... tutte a me dovevano capitare? Ma non poteva evangelizzarsi in tarda età? No eh? E vabbè. Meglio chiudere e tornare a Nanà Supergirl, che sento lo sciacquone del bagno.