lunedì 23 luglio 2007

una notte di tango argentino

Fondo rosso porpora. Tre violiniste, una contrabbassista, la fisarmonica, la chitarra, il pianoforte e una voce calda. E' stato un concerto memorabile. Chi potrà mai dimenticare quella coppia davanti a noi, che mangiava patatine fritte fredde e nel mentre si baciava col risucchio? Due polipi, anzi un polipo e una piovra. Avvinghiati a strusciarsi col sudore che brillava sotto le luci del palco, immersi in baci che duravano ore, e in abbracci che non li lasciavano respirare. E chi dimenticherà mai quella ragazza con il fischietto proprio dietro di me? Che seduta accanto a Carlo Buccirosso si sentiva forte e libera di importunare anche l'aria, nonché di distruggermi un timpano, se non due? Io no di certo. Non dimenticherò nulla di quella sera. Soprattutto quando lui mi ha proposto di iscriverci a un corso di salsa, ispirato dalla musica caliente. "Scè... questa non è salsa, è tango". "Si, vabbè fa lo stesso, allora salsa e tango. Ci iscriviamo?". Mah. Boh. Che sia ammattito sotto il fischio continuo della donna buccirossiana?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bella idea, digli di sì!! :D
Imparerai un ballo bellissimo e sensualissimo e potrai comprarti un sacco di scarpe da tango, colorate e con il tacco! :D

lei ha detto...

Simo spero che a settembre non si tiri indietro! Dopotutto sarebbe l'unico "sport" che potrei fare, il ballo. E non ti nascondo che mi piacerebbe molto! :-)